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Kledi Kadiu: 'I miei maestri, la mia fortuna'

21 gennaio 2017 - 10:32

Il ballerino Kledi Kadiu 'crede' nell'impegno, nei sacrifici e nello studio, ma “chi non acquista qualche volta un gratta & vinci?”.

Scritto da Anna Maria Rengo

Ballerino, attore, scrittore, maestro, papà, da gennaio dello scorso anno della piccola Lèa. Ecco a voi Kledi Kadiu, ballerino di origine albanese ma da due decenni residente in Italia, dove ha conosciuto una grandissima popolarità grazie alla trasmissione Amici, ma soprattutto grazie al suo talento e impegno. Quali panni, tra quelli citati, ti vestono meglio?
“Io sono prima di tutto ballerino, le altre esperienze al massimo mi hanno aiutato nel mio percorso artistico. Quanto ad attore e scrittore... sono tanto pignolo con le altre persone, mi pesterei ipiedi da solo se affermassi che due esperienze bastano a essere tale! La danza – ribadisce – è il mio obiettivo primario, ciò su cui ho investito e che continuerò a fare finchè sarò in forma. Poi, certo, sono anche un papà, come in tutte le famiglie, e cerco di adattare la mia vita professionale a quella famigliare, come tutti! Un figlio è il sogno da realizzare per qualsiasi famiglia normale”.

Nel tuo percorso professionale che ti ha portato ad avere un così grande successo in Italia, quanto, a tuo modo di vedere, ha contato l'elemento 'fortuna'?
“La mia fortuna più grande è stata quella di avere dei maestri accademici, quando studiavo in Albania, di un livello che temo ora non esista più. Il mio successo lo dedico a loro, perché da loro ho ricevuto un insegnamento professionale, tecnico e di vita. Purtroppo, non credo nella generazione attuale di giovani, che ritengo bruciata non solo nello studio in generale ma anche nella danza in particolare. Essa richiede studio, impegno, sacrifici. Tutti in teoria sono bravi a parole, ma nella realtà, in pochi resistono”.
Passando a parlare di gioco, ti è mai capitato di esibirti in una location a esso dedicata?
“No, non mi è mai capitato sinora, ma so che nei casinò a volte ci sono dei teatri molto belli, come non se ne trovano da altre parti”.
Che rapporto hai con il mondo del gioco e quale differenza trovi tra la propensione ad esso degli italiani e quella degli albanesi?
“ Devo essere sincero?! Io in realtà sono un po' contro il gioco con vincita in denaro... e non lo faccio quasi mai. Poi, certo, mi è capitato di comprare qualche gratta & vinci, così per tentare la fortuna, mentre ero in coda alla cassa di qualche autogrill. Chi non lo fa? Che c'è di male? Una volta mi hanno pure preso in giro perché lo stavo comprando. Mi hanno detto: 'Ma ne vuoi ancora di soldi? Non sei già abbastanza ricco?'. Quanto al paragone tra i giocatori italiani e quelli albanesi, purtroppo non saprei cosa dire, sono ormai vent'anni che ho lasciato il mio paese d'origine e tante cose sono cambiate da allora”.
Parliamo un po' di lavoro: quali sono i tuoi prossimi impegni professionali?
“Sono numerosi e te ne cito solo qualcuno: sono tornato, per il quarto anno nelle vesti di docente, ad Amici. E ancora, ho una scuola di ballo a Roma: ma chi non ce l'ha, del resto?!”.
Chiudiamo l'intervista parlando ancora di Amici: quanto è stata importante per te Maria De Filippi?
“Ognuno, durante la propria vita, ha una persona che gli ha dato fiducia nel suo percorso e, tornando al tema della fortuna, la più grande è trovare chi crede in te e ti dà delle possibilità. È il caso di Maria De Filippi! Ma c'è da dire che io ero già un ballerino sfornato prima di arrivare ad Amici, venivo infatti da un serio percorso accademico. Lei è stata la prima in Tv e tutti la conoscono, e questo per me è stato un grande vantaggio, ma ci sono pure tante altre persone, meno note, che hanno avuto fiducia in me!”.

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