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Luisa Corna: 'Las Vegas, sogno o son desta?'

28 gennaio 2017 - 08:39

Luisa Corna si mette in gioco sui palcoscenici dei casinò e ai tavoli di black jack.

Scritto da Anna Maria Rengo
Luisa Corna: 'Las Vegas, sogno o son desta?'

Il palcoscenico dell'Ariston ha il suo fascino, ma anche quello del Casinò matuziano ne ha da vendere! Parola di Luisa Corna che, ospite della Casa da gioco, ha incantato gli ospiti con la magia della sua voce e che vede assai favorevolmente il connubio tra spettacolo e gioco. “Devo dire – racconta - che è una cosa che mi ha sempre affascinato e mi è capitato altre volte di esibirmi in un casinò. Si tratta sempre di una situazione piuttosto confortevole. Prima c'è la cena, poi l'esibizione e infine la gente, se vuole, va a giocare. Insomma, un pacchetto completo! Ricordo che, in un altro casinò, il mio concerto era un premio offerto ai migliori clienti, assieme alla cena”.
Ospite gradita dei casinò, la bella Luisa coglie, se può, l'occasione anche per tentare la fortuna al gioco. “A volte, non sempre. Per esempio al Casinò di Sanremo non ho potuto perché sono dovuta scappare subito dopo il concerto, ma quando è possibile faccio volentieri un giretto al casinò. Anche se, ammetto, non sono una persona che ci va appositamente. Ma se ci sono, gioco volentieri. Mi piace in particolare il black jack, perché c'è più interazione sia con il banco che con gli altri giocatori. È un gioco dove conta meno il fatto di puntare su un numero e di sfidare la fortuna. Hai la possibilità di crearti delle tattiche, se così si possono chiamare, e il gioco dura un pochino di più!”.

Tra i vari programmi da lei condotti c'è Sognando Las Vegas. Ci racconta questa esperienza? Che cosa ne pensa di Las Vegas? C'è mai stata o sogna di andarci?
“Ci sono andata, assieme con il team, proprio per il programma. Lì dovevo registrare lo spot promozionale per la Rai, oltre naturalmente a vedere le varie esibizioni che si tengono nei teatri di Las Vegas e poi scegliere gli artisti. È stata una esperienza interessante, trovarmi di fronte a questa immensa città di gioco dove tutto è esasperato e, ho avuto modo di notare, c'è molto che ricorda l'Italia, per esempio la mini Venezia del Venetian. E poi! Abbiamo assistito a spettacoli meravigliosi e vari, dal Cirque du Soleil alle magie di David Copperfield, per proseguire con il concerto di Celine Dion. Un vero e proprio connubio tra spettacolo e gioco, per tornare a quanto dicevo prima, un insieme ricchissimo di divertimento. Se la consiglierei come meta per una vacanza? Dipende da quello che si cerca: ma se si vuole qualcosa di diverso, è perfetta, una città che vive giorno e notte nel bel mezzo del deserto. Ricordo inoltre quella moltitudine di chiese dove la gente va a sposarsi perché, improvvisamente. si è innamorata. Il tutto fuori da qualsiasi criterio di normalità, un'esperienza di pura evasione. Insomma... non ambirei di sicuro ad andarci spesso, ma una volta nella vita è sicuramente divertente!”.
Lei che rapporto ha con il mondo del gioco e della fortuna?
“Io mi sento fortunata, e questo a prescindere la gioco, anche perché sono poi anche una persona che cerca di prendere le cose con uno spirito positivo. Ho un feeling, quando mi capita di andare a giocare, ma non lo ricerco costantemente, neanche i gratta e vinci. Diciamo che sfido assai raramente la fortuna, preferiscono lasciarla lì dov'è”.
In occasione degli Europei di calcio 2016 ha preso parte a 'Il grande match', su Rai 1. C'è qualche squadra per la quale è tifosa e le è mai capitato di scommettere o giocare la schedina?
“In verità non gioco mai sulla mia squadra preferita, che è l'Inter. Alcuni miei amici vanno a giocare la schedina ed è divertente, consente anche un maggiore coinvolgimento, ma, mi pare di ricordare, io non scommetto mai... al massimo l'avrò fatto una volta nella vita”.
Modella, attrice e conduttrice. Quali sono i panni che le calzano meglio e in quale altro campo artistico e dello spettacolo le piacerebbe cimentarsi?
“Forse perché è stata la mia primissima attività, ma io mi sento una cantante, innanzitutto. Poi, in questi anni, ho avuto la possibilità di confrontarmi, di sperimentarmi anche nella recitazione, venendo inoltre dal teatro. La conduzione è capitata ed è stato affascinante potermi aprire a queste esperienze che hanno un denominatore comune, che è lo spettacolo. Ma la musica, e tutto quello che ne concerne, a cominciare dalla scrittura dei brani, è quello che più mi affascina e alla quale dedico più tempo”.

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