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Pisto Gol in pressing tra calcio, betting e Twitch

20 dicembre 2022 - 13:40

Il famoso giornalista sportivo, Maurizio Pistocchi, è sempre più sulla breccia nel settore della comunicazione e ora anche nell’infotainment.

Foto Rompipallone.it

Dall’Appello del Martedì a Pressing e a Guida del Campionato fino a Twitter e alle nuove realtà di infotainment. Chi è che non conosce e non è cresciuto con Maurizio Pistocchi da Tele Capodistria alle principali reti Mediaset negli anni d’oro del calcio italiano quando la Serie A era il campionato di riferimento?
Abbiamo avuto il piacere di scambiare con lui qualche parere sullo sport e sulla comunicazione anche sul betting.

Chi meglio di “Pisto gol”, infatti, può spiegarci come sono cambiate le cose? “Faccio sempre quello che ho sempre offerto agli ascoltatori, esprimo opinioni del giorno e commento le prestazioni delle squadre, poi continuo a lavorare su radio, tv private, giornali e qualche editore che si occupa di calcio. Ho tantissime collaborazioni editoriali sia sui siti che su Twich dove il progetto che sto seguendo sembra avere grandissime potenzialità. Aspetto e cerco di capire se potrà capitare un’opportunità interessante, per adesso le occasioni me le creo da solo e faccio quello che voglio sempre in maniera totalmente libera”. 
Il riferimento alla grande occasione potrebbe essere la Tv, un programma sulle reti nazionali dove era sempre presente negli anni d’oro? Qual è lo stato di salute dei contenitori sportivi? “Non mi piace quasi niente, alcuni programmi hanno un buon potenziale ma spesso sono monocorde, altri non hanno nulla di interessante. Io farei un progetto totalmente nuovo ma strutturato in un certo modo, serio ma brillante, divertente e competente. Pressing e Appello del martedì erano due ottimi programmi. In generale vedo personaggi molto seri ma poco competenti e nessuno sembra essere attrattivo. Inoltre la frammentazione dei prodotto tv rende difficile credere nel mio modello di progetto. Una considerazione finale, poi: Urbano Cairo, uomo di sport e con uno dei principali canali tv, non è bizzarro che non abbia mai prodotto un programma sportivo?”. 
Arriviamo alla domanda clou, quindi, com’è cambiata la comunicazione? “Non si può dire che sia migliorata, né sui contenuti né sull’informazione in sé. Come detto vedo poca credibilità e poca competenza, e tanta noia. Mi dispiace che abbiano chiuso Tiki Taka , Piero Chiambretti è un professionista che stimo molto, ma era un allenatore che non aveva una squadra all’altezza e il programma non ha funzionato”.

I social che ruolo hanno giocato e stanno giocando? “Ovviamente hanno cambiato tantissimo l’informazione sportiva. Vi sono tanti lati positivi ma si stanno sfruttando solo quelli negativi. Gli strumenti sono immediatamente recepibili ma il commento non è adeguato alle richieste del pubblico. Il nostro esperimento su Twitch di Player win che va online il lunedì e il venerdì su questa piattaforma sembra essere un’iniziativa nuova alla quale partecipo con la speranza che venga un buon prodotto. Intanto colleziono 183mila follower e sono tutti veri!”.  

Qual è il rapporto con il gioco, con le scommesse sportive che hanno come punto di riferimento della raccolta proprio il calcio?  “Il betting è molto interessante in fase di pronostico, gli allibratori sono molto competenti, sbagliano poche volte e vedere le valutazioni aiuta il professionista della comunicazione. Le quote antepost sulle favorite dello Scudetto, ad esempio, rimangono sempre un’indicazione molto forte per chi fa il mestiere come il mio e tornano molto utili per analizzare una partita, un torneo o un campionato. Anche i quotisti seguono le nostre news per costruire le loro proposte? Beh allora speriamo non ci leggano con così tanta attenzione!”

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