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Per formare i manager un gioco di ruolo che svela i comportamenti inconsci

08 marzo 2024 - 12:22

Fòrema, ente del sistema confindustriale, propone all’interno del progetto Pari l’intervento di una game master che creerà situazioni di crisi per insegnare a trattare la diversità.

Scritto da Redazione
Foto di Matthew Guay (Unsplash)

Foto di Matthew Guay (Unsplash)

Un gioco di ruolo per formare i manager e aiutarli a superare i propri bias. È ciò che sta alla base di Ability Score, un metodo di formazione che utilizza il potere trasformativo dei giochi di ruolo, mettendo in campo una forma di gioco narrativo e collaborativo.

Proprio Ability Score sarà al centro di un corso di formazione, organizzato da Fòrema, ente del sistema confindustriale con sede a Padova, riservato a hr manager, responsabili del personale e ad imprenditori. Il percorso, in programma a fine marzo, si colloca all’interno del progetto “Siadom - Social Innovation Alliance for Diversity management and innovation of Organizational Models” nell’ambito dell’inizativa regionale Pari (Progetti e azioni di rete innovativi per la parità e l'equilibrio di genere), con la quale la Regione Veneto finanzia azioni di sistema per garantire il miglioramento della qualità di vita e di lavoro in azienda. Un progetto realizzato coinvolgendo 44 partner, tra i quali organismi pubblici e privati, e con la collaborazione delle Università di Padova e l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Nello specifico del percorso di formazione per manager, guidati da due professioniste, Dora Bugatti, una serius game designer e trainer, e Antonella Brogi, senior trainer ed executive coach Pcc (professional certified coach) per Icf Italia (la federazione nazionale dei coach), i partecipanti assumeranno il ruolo di un personaggio di una storia. Usando improvvisazione e creatività, affronteranno insieme sfide legate all'equità e all'empowerment e metteranno in pratica un diversity mindset per raccontare le sorti della propria avventura. Il gioco consiste nell'interazione dialettica tra la game master Bugatti, i partecipanti e la casualità dovuta al tiro dei dadi. Ad accompagnare l'avventura ci saranno mappe, carte e immaginazione.

La storia che è stata scelta ha come tematica quella degli “unconscious bias”, ossia quegli errori cognitivi che si formano senza una consapevolezza reale e razionale e che causano comportamenti errati, e aiuterà i partecipanti a migliorare diverse competenze. Tra queste, la capacità di riconoscere bias e dissonanze cognitive, decostruire pregiudizi, sviluppare il pensiero critico e migliorare l’ascolto attivo, strumenti essenziali per ripensare il modello organizzativo aziendale e renderlo più performante nella gestione delle diversità di genere. Finita la parte di “gioco”, il giorno successivo è previsto un momento di debriefing nel quale saranno fatte emergere in modo maieutico delle riflessioni, rielaborando gli eventi e portando a prese di consapevolezza e impegni a modificare i propri approcci comportamentali.

“Gli obiettivi del progetto sono molteplici”, spiega Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema. “Con questo corso evidenzieremo quanto sia facile, anche per persone di cultura e con ruolo manageriale, incorrere in bias cognitivi che possono indurli al sessismo, anche involontariamente. Ma non ci fermiamo a questo. Lavoreremo anche per migliorare la partecipazione equilibrata al mercato del lavoro, attraverso la realizzazione di azioni per una maggior stabilità tra vita professionale e vita privata. Senza dimenticare l’implementazione di azioni volte a una maggiore autodeterminazione delle donne e all’incremento della partecipazione femminile al mercato del lavoro in tutte le sue forme, compresa l’imprenditorialità”.

 

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