Pokemon Go e la privacy: l'Ue 'Esiste regolamento su protezione dati'
Il commissario Ue, Vera Jourová, risponde all'interrogazione di Marc Tarabella (S&D) su Pokemon Go e il problema della privacy.
“I dati personali possono essere raccolti solo per finalità determinate, esplicite e legittime e non essere successivamente trattati in modo incompatibile con tali finalità”. È questa la risposta del commissario Ue, Vera Jourová, all'interrogazione su Pokemon Go presentata dall'eurodeputato Marc Tarabella, che aveva sollevato problemi sul videogioco, legati alla privacy.
Secondo il commissario “la direttiva 2002 integra le disposizioni generali di protezione dei dati. Ai sensi dell'art. 0,5 (3) 'accedere a informazioni archiviate nell'apparecchio terminale di un abbonato o l'utente è consentito solo a condizione che l'abbonato o l'utente in questione abbia espresso il proprio consenso, essendo stato dotato di chiare e complete informazioni [...] tra l'altro, sugli scopi del trattamento'. L'art. 13 contiene norme specifiche per proteggere gli utenti e abbonati da intrusioni nella loro vita privata con comunicazioni indesiderate a scopo di commercializzazione diretta.