Ancelotti, Real Madrid, John Hennigan alle Wsop: basta parlare (solo) di ‘fattore C’
Perché continuare a parlare di fortuna quando assistiamo a successi nello sport e nel poker invece di analizzare le ragioni di un successo in cui l'abilità è comunque più importante dell'alea?
Foto Wsop.com
In questi giorni si parla molto del fattore “C” di Carlo Ancelotti e del Real Madrid e noi addetti ai lavori del mondo del poker ci siamo meravigliati. Noi che parliamo tutti i giorni di varianza, della prevalenza delle skill sull’alea, noi che ci arrabbiamo se sentiamo parlare solo di “C”, appunto, quando vinciamo un torneo girando le carte solo nei momenti decisivi e le “gire” ci reggono. Noi che ci innervosiamo se un recreational parla solo di fortuna quando vede un reg vincere o portargli via tutte le chip.
Beh sentire parlare di buona sorte di fronte ad uno squadrone come quello dei Blancos non c’è proprio piaciuto.
E cade a fagiolo il successo di "Johnny World”, al secolo John Hennigan, Poker all of famer di 53 anni, che nella notte ha vinto il settimo braccialetto da campione del mondo alle World Series of Poker, per dimostrare come la fortuna sia influente su tanti aspetti della nostra esistenza ma che, anche nell’Hold’em e nelle sue varianti, conta eccome.
Bisognerebbe finirla di sfogarsi con chi vince dicendo che ha avuto “C”. Bisognerebbe analizzare le ragioni di un successo invece che liquidare una notizia derubricandola ad una botta del solito “C”.
Anche perché il settimo Wsop bracelet l’ha vinto un metro della Hall of Fame del poker non uno qualsiasi. E il successo è arrivato nell'evento Wsop $1.500 dealer's choice six-max diventando il nono giocatore ad aver vinto così tanti titoli nella serie. “Animali rari” e su field di decine di migliaia di entries in tanti anni di World Series, il fatto che così pochi giocatori riescano in queste imprese è ancora più significativo.
Tutte e sette le vittorie di Hennigan sono arrivate in eventi non-no-limit hold'em. Le sue prime due vittorie sono state l'H.O.R.S.E. da $2.000 del 2002 e l'hold'em da $5.000 del 2004. Un decennio dopo quel trionfo successivo, Hennigan ha anche vinto il torneo più complesso delle Wsop, il Poker Player's Championship da $ 50.000 del 2014. I suoi tre braccialetti successivi sono arrivati tutti in eventi Championship da $ 10.000, con vittorie nel campionato triple draw deuce-to-seven lowball del 2016, nel campionato H.O.R.S.E. del 2018 e nel campionato stud del 2019.
Hennigan ha ora quasi $ 9,6 milioni di guadagni in tornei in carriera, di cui circa $ 6,1 milioni provenienti dai suoi 50 cash negli eventi Wsop. Ha anche un titolo del World Poker Tour a suo nome, avendo vinto il Wpt Winter Poker Open per $ 1,6 milioni nel 2007.
L’ultimo evento ha attirato un field di 530 partecipanti, con un montepremi di $ 707.550 che è stato distribuito tra i primi 80 classificati. Ed Hennigan ha vinto su un field pazzesco con il tre volte vincitore di un braccialetto Phil Hui (25°), il cinque volte vincitore di braccialetto Benny Glaser (24°), il quattro volte vincitore di un braccialetto Jeff Madsen (12°) e il sei volte vincitore di un braccialetto Shaun Deeb (8°).
Sicuri che sia proprio questione di fortuna e basta?
Il payout del final table da 6:
1 John Hennigan $138.296
2 Robert Wells $90.339
3 Peter Gelencser $60.343
4 Viktor Blom $41.237
5 Brayden Gazlay $28.845
6 Clinton Wolcyn $20.665