Il poker live continua a resistere e surfa la quarta ondata del virus: avanti così verso il 2022!
Il poker dal vivo continua a resistere nonostante la quarta ondata del Covid-19 e la speranza è di smettere di parlare di tutto questo.
Scritto da Cesare Antonini
I segnali che il poker live sta inviando al mondo del gioco e al settore è fortissimo. Scongiurato il lockdown e l’ennesimo rinvio di due super eventi come le Wsop di Las Vegas e quelle Europe di Rozvadov, addirittura gli eventi hanno tenuto botta in Usa con tutte le difficoltà del caso e centrato alcuni record, soprattutto nel Vecchio Continente. E ora sarà cruciale fare il giro di boa e riprendere subito da gennaio 2022 con IPO San Marino da 1 milione di euro garantiti e proseguire con tutti gli eventi dal vivo in programma.
Toglieremmo dall’analisi la decisione di un evento come quello gestito da PokerStars Live, l’Ept che sarebbe tornato a Praga e qualche altro evento minore in programma in Belgio. Per l’European Poker Tour la scelta è abbastanza scontata a livello di policy interna. E’ stato il circuito più prudente in assoluto limitandosi a giocare a Sochi in attesa di miglioramento delle condizioni generali a livello internazionale. Ma vuole tornare in tutte le location e, la speranza, è quella di poter giocare il PokerStars Players Championship, oltre ad altre tappe nuove in alcune location molto care anche ai players italiani. Si dovrebbe ripartire da marzo e poi, la speranza, è che si dica basta con pericoli di restrizioni ulteriori, lockdown e quinte e seste ondate. Purtroppo la gestione disomogenea dell’emergenza sanitaria in tutta Europa mette a rischio non solo i singoli paesi ma anche quelli che, come l’Italia, sono prudenti e fin troppo diligenti.
Le capacità di adattamento delle organizzazioni e la diligenza dei players hanno consentito agli eventi di dribblare la recrudescenza del virus e le restrizioni messe in atto dai governi di volta in volta.
Vorremmo chiudere qui con queste analisi ed editoriali. La speranza è che si possa tornare a parlare di temi differenti che possano pensare allo sviluppo del settore, alla tutela dei players, al miglioramento dei servizi e del gioco in generale. Difficile che il nostro appello arrivi a chi non ha ancora capito che si devono stringere i denti e seguire le regole ancora per un po’ e che le soluzioni per poter giocare in sicurezza ormai ci sono e pensare a lockdown è impossibile. Ma siamo qui e facciamo ancora i complimenti al settore del gioco dal vivo per aver dimostrato professionalità, capacità di tutela della salute di addetti e giocatori che, a loro volta, si sono comportanti ancora in maniera esemplare.