Marocco: il torneo di Marrakech si farà per fare beneficenza e aiutare il paese terremotato
19 settembre 2023 - 07:57
Dal 29 settembre all'8 ottobre l'Udso Marrakech si terrà nonostante la catastrofe sismica proprio per aiutare le popolazioni marocchine.
Scritto da Ca
Non solo “the show must go on” ma anche voglia di sostenere il turismo e devolvere tutti i fondi del torneo di beneficienza già schedulato, per le popolazioni colpite duramente dall’evento sismico dei giorni scorsi.
Dopo il devastante terremoto che ha colpito la regione di Marrakech, il Gruppo Es Saadi ha immediatamente annunciato il suo forte impegno a favore della comunità. Dopo aver risparmiato gli alberghi e i complessi della compagnia, Es Saadi si è schierata per contribuire alla distribuzione di cibo e prevede di partecipare attivamente agli sforzi di ricostruzione.
Il torneo Udso Marrakech era in programma tra due settimane (29 settembre - 8 ottobre) ma gli organizzatori hanno deciso di mantenerlo. Questa decisione è stata influenzata principalmente dal sostegno dimostrato dai giocatori registrati, dimostrando il loro attaccamento alla città di Marrakech e alla sua popolazione in questi tempi difficili.
Un bell’esempio per il poker. Anche perché un altro fattore chiave nella decisione di mantenere l'evento è stata l'importanza del turismo per l'economia marocchina. Il paese fa molto affidamento sul turismo per la sua ricostruzione, e si stanno svolgendo anche altri importanti eventi a Marrakech, tra cui l’incontro generale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale in ottobre. Insomma non si vuole mollare e che volino in Marocco giocatori da tutta Europa può aiutare chi è in difficoltà.
E non solo con l’indotto visto che in programma c’è un torneo di beneficenza “Charity”, il prossimo 4 ottobre, e sarà ora interamente dedicato ai soccorsi. Inoltre, nei prossimi giorni verranno annunciate “ulteriori iniziative” per fornire ulteriore supporto.
Jean-Alexandre Bauchet Bouhlal, amministratore delegato del gruppo Es Saadi, sottolinea che il loro impegno va ben oltre l'industria dei giochi: "Siamo già in contatto attivo con associazioni che intervengono nei villaggi gravemente colpiti come Asni, Ouirgane, Ourika e Amizmiz. L’obiettivo è fornire cibo e vestiario e, a lungo termine, sostenere i loro sforzi di ricostruzione”.
Una bella lezione per chi continua ad affibbiare un pessimo retaggio per il poker (e il gambling) in tutte le sue forme.