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Nel poker online l’innovazione e la ricerca e sviluppo fermi al palo

31 marzo 2023 - 18:37

Quattro anni fa veniva lanciato lo Split Hold'em ma il suo fallimento fu fragoroso, solo che senza ricerca non ci sarà più innovazione.

Scritto da Ca
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Era il marzo del 2018, ben 4 anni fa e PokerStars lanciava l’ennesima variante per cercare di trovare quella formula giusta in grado di rilanciare il giochino e di fare anche maggiore business, ovviamente. Noi titolavamo “Ecco Split Hold'em, due flop, due turn, due river e due half pot da vincere” e i più attenti si ricorderanno quando la room dalla picca rossa sfornava una serie di giochi fantasiosi, una volta legata agli esports, una volta ai giochi di ruolo, l’altra ancora agli Spin & Go. Ma come tante varianti, lo Split Hold’em non ebbe successo e oggi non ve n’è traccia sulla room dot it, almeno. Quella che possiamo raggiungere dall’Italia. 

Era un nuovo format di cash game che doveva dare ai giocatori "momenti emozionanti, alcune decisioni divertenti e tutto ciò mentre si esplora una strategia completamente nuova", come confessavano dalla room.

Split Hold'em, come detto, era un esempio delle nuove varianti su cui PokerStars ha lavorato: "Pensiamo che forniscano sfide coinvolgenti e opportunità per i giocatori di testare la loro intelligenza in un format nuovo per tutti. Split Hold'em sarà immediatamente familiare ai giocatori di No Limit Hold'em, con una sola potente svolta: due Flop, due Turn, due Rivers e due metà del piatto per vincere. Se la mano va allo showdown devi avere la mano migliore su entrambi i board per vincere l'intero piatto".

"Non vediamo l'ora - avevano concluso dalla room - di vedere come si adatteranno i giocatori. Potresti sapere come giocare a 88 e AQ - ma che dire quando hai due consigli da prendere in considerazione? Il gioco non sarà un'aggiunta permanente all'offerta di PokerStars, quindi gioca finché puoi".
Insomma, le attese furono smentite dalla realtà dei fatti. Il gioco non attecchì e confermò la nostra idea: il poker è difficile da innovare a parte qualche colpo di genio come gli Spin&Go, poi replicati da tutti, lo Zoom e qualche invenzione della francese Winamax. 

Tuttavia l’innovazione, presumibilmente con il passaggio di PokerStars sotto il gruppo Flutter Entertainment, sembra essersi fermata. E anche se non abbiamo mai creduto tanto in alcune soluzioni (orrendo il tentativo con gli esport ad esempio), dobbiamo dire che il gioco adesso rischia di fermarsi e non evolversi più. Rimaniamo convinti che il poker live e online sia comunque ancora molto moderno ma non ci si può fermare. 
Certo, tutto dipende dalle room e dalle società, che possono destinare budget alla ricerca e sviluppo. Per cui, forse, era meglio non “sputare” su quel piatto che, magari, primo o poi, avrebbe tirato fuori la rivoluzione del secolo? Difficile ma si sa, a chip and a chair, e mai arrendersi!

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