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Wsop 2022, l'Italia c'è e può vincere sempre di più

06 giugno 2022 - 16:59

Sono partite col 'raise' giusto le World Series of Poker 2022 per i colori azzurri e la speranza per ottenere grandi successi è forte e vivida. 

Scritto da Cesare Antonini
Wsop 2022, l'Italia c'è e può vincere sempre di più

Le due vittorie sfiorate subito da Dario Sammartino e la presenza a Las Vegas già di player come Gianluca Speranza, Mustapha Kanit, Luigi Curcio e tanti altri in arrivo compre naturalmente il solito e 4 volte campione Wsop, Max Pescatori, ci fanno sperare in un grande successo azzurro ai campionati del mondo di poker.

Un avvio meglio di questo, in effetti, non poteva esserci. Ma questa è l’edizione per proseguire con le deeprun meravigliose che ormai i nostri giocatori fanno costantemente ma anche strappare quel successo che ogni volta si cerca di centrare, il prestigioso braccialetto d’oro delle World Series of Poker.

Le presenze saranno sempre più importanti e continueremo a seguire e appresentare eventuali presenze ai tavoli sempre in relazione all’Italia. Ovviamente seguiremo tutto quello che accadrà di nota cercando di raccontare anche il “colore” e i successi dei grandissimi campioni Usa e di tutto il mondo.

Non è esclusa anche una sortita della nostra redazione ma saremo molto vicini a tutti i players italiani per dargli sostegno, visibilità e celebrazione dei loro successi.

Un focus particolare su Super Dario. L’heads up è andato male (se parliamo in ottica Wsop bracelet, ovvio) per aver incrociato un Dan Smith “in forma” ma il premio era buonissimo. L’high roller iniziale gli ha fruttato subito una grande moneta e Dario ripartiva short rispetto ai primi due che avevano stack troppo importanti rispetto a quello del “nostro”. Ma anche lì Dario è riuscito a prendere il massimo. Le parole di Dan Smith, infatti, che ha vinto il suo primo braccialetto della carriera proprio battendo Sammartino tra gli altri in semifinale heads up, sembrano cadere a pennello per il nostro campione. Vincere tanti soldi e piazzarsi è il primo pensiero ma poi, quando arriva il braccialetto, ogni pensiero è proprio per lui.
Per Dario, quindi, nessun tabù, che vada avanti come sa che ha già scritto pagine meravigliose del poker italiano. Basta continuare così poi sarà naturale mettere le mani sul trofeo prestigioso tanto atteso.
Quello che ci disse nel 2017 quando uscì 43esimo al main Wsop dove due anni dopo avrà centrato la prestigiosissima seconda piazza da 6 milioni di dollari, pensiamo valga ancora. Dario si sente come un bomber che ha vinto tantissimo e segnato gol a grappoli ma cui manca la vittoria della Champions o dello Scudetto. Un titolo ci starebbe bene ma la storia lo sta già ricordando come tra i più importanti poker player d’Italia e del Mondo.
Per gli altri, un grosso in bocca al lupo a tutti. Anzi, good luck!                                                       

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