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ZeroCalcare, Secco e il ruolo del poker online nella sua Serie Tv

03 gennaio 2022 - 16:20

Come ha interpretato ZeroCalcare, il ruolo di Secco e del poker online nella sua Serie Tv 'Strappare lungo i bordi'. 

Scritto da Cesare Antonini
ZeroCalcare, Secco e il ruolo del poker online nella sua Serie Tv

Ne sono uscite a migliaia di recensioni, di commenti, di complimenti e critiche alla prima Serie tv di Zerocalcare, “Strappare lungo i bordi”. Dopo averla vista da diverse settimane ormai, facciamo una riflessione sul ruolo del poker, più precisamente nella versione online, in un paio di puntate del meraviglioso prodotto a fumetti. Ma soprattutto si incarna nella figura del suo migliore amico, Secco, che, secondo alcune recensioni, è “la rappresentazione della follia nella vita di Zerocalcare, un'entità che vive, appunto, di poker online”. La semplicità con cui riesce a risolvere le complessità mentali di Zerocalcare denota anche la sua presenza necessaria nella serie Tv, nella figura dell'amico in grado di supportarlo in ogni sua decisione lungo tutto il percorso. E nella comica ma cervellotica (e anche profonda ovviamente) riflessione di “Zero” in tutto quello che gli capita nella vita, dalla scelta di una banale pizza fino alla morte della sua migliore amica (o, chissà, forse qualcosa in più), la frase di Secco “annamo a pija er gelato”, ha sicuramente colpito tutti. Ma nel culmine delle analisi del protagonista, il suo amico ne tira fuori un’altra bofonchiando “devi fa poker online”. Come per dire: devi imparare dalla razionalità delle odds, dei numeri.

 

Com’è visto il gioco d’azzardo nella serie di Zerocalcare? Non è demonizzato e lui lo definisce “algido” come risposta ai problemi della vita. L’immagine dell’amico Secco non è certo il massimo. Il reg online in questo caso è stereotipato come il classico “nerdone” che sta sempre appiccicato allo schermo del pc e, se è in strada, si trasferisce su quello dello smartphone. Le sue risposte, però, sono più razionali ma decisamente più sbrigative e meno profonde dell’amico. Forze Zerocalcare nel costruire il personaggio ha volutamente forzato la mano su un profilo stimabile, visto che lui stesso riconosce che “si sostiene col poker online”, ci vive, insomma, ma non è certo il suo modello o quello che consiglia e a cui tendere. Forse è complementare al protagonista. Nel senso che, sì, ok la profondità e l’estrema riflessione catartica di qualsiasi cosa ci circondi, ma ogni tanto forse sarebbe meglio giocare a poker, fare scelte più razionali, basandosi sulla statistica e non sull’emotività che può distorcere la realtà delle cose. O forse è meglio “annà a pija er gelato” che immaginarsi tremila scenari.

Sarebbe curioso capire come mai la scelta del poker online per disegnare Secco. Proveremo a chiederlo all’autore, prima o poi.

Ma come in tutte le cose di cui parla, difficilmente l’approccio di Zerocalcare è di denuncia basata sull’ideologia e di critiche ottuse che portano a moralismi inutili e controproducenti. I segnali ci sono ma non sembrano esserci mai attacchi a questo o quel settore, a quella pratica, a quell’atteggiamento. Certo un bel tuffo nel mondo dei players di poker darebbe tantissimo materiale a Michele Rech per costruire un video o una bella puntata magari con Secco al centro con un profilo aggiornato alla realtà di oggi e non quella del 2008-2009. Su questo sì, ci sentiamo di criticare l’estrema polarizzazione verso il nerd e non su un profilo, invece, solare, vincente, amante della vita. Per quello Zero dovrebbe ascoltarci!
Il finale lo dedichiamo ad un errore forse voluto, vista la sagacia dell’autore. Come da ammissione, Zerocalcare non sa com'è fatto il Poker e infatti sullo schermo di Secco si vede una partita a Klondike, il solitario di Windows. Diremmo non benissimo ma siamo sicuri che anche il solitario abbia un senso. E di sicuro non vogliamo essere blastati da un fumettista scrittore che amiamo alla follia.

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