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Armando D’avanzo, sogni da poker star: ‘Dopo IPO sempre più mtt, ma manca l’hold’em in tv!’

19 gennaio 2023 - 18:18

Il runner up di IPO San Marino e Wsop bracelet online, Armando D'Avanzo, racconta il torneo e si racconta tra poker, sogni e realtà.

“Il poker live è in un momento davvero splendido e tornei come IPO San Marino o il prossimo IPS febbraio che si giocherà a Rozvadov con un altro milione garantito mi hanno convinto: si possono vincere cifre importanti con un investimento modesto anche se i field sono molto vasti e comunque complessi. Peccato solo che, a parte l’ottimo lavoro svolto dai vostri streaming e dai social, che non si abbia più quella visibilità che si aveva prima con Luca Pagano., Dario Minieri, Max Pescatori e altri ancora: ora nei club e ai live mi riconoscono ma questi campioni venivano fermati per strada e il poker aveva un altro palcoscenico”. Un’analisi così lucida e perfetta la poteva fare solo un player tra i più brillanti e talentuosi del field di questi ultimi anni: un certo Armando D’Avanzo, 30enne professional poker player napoletano, runner up a IPO San Marino, appunto, per una moneta da 151mila euro e una carriera live appena iniziata dopo aver strappato anche uno storico Wsop bracelet da oltre 400mila dollari nel Colossus online su circa 11mila entries. 
Armando è abituato a questi field oceanici e nel late stage è davvero letale.

Partiamo dal dopo IPO: “Ho metabolizzato e ho risposto con immenso piacere a tantissime persone che mi hanno scritto. Nel weekend scorso a Napoli ho giocato un 100mila garantito da 200 euro di iscrizione e ho percepito un grande affetto e tifo nei miei confronti. È bellissimo tutto questo, le persone seguono, apprezzano e amano chi offre spettacolo ai tavoli. Io gioco da 15 anni, in pratica, e seguivo il poker in tv e adesso sto arrivando ad ottimi risultati. Per questo ho consigliato ai players di continuare a credere in loro stessi (ovviamente giocando in bankroll, Ndr) ma di uscire anche dalle realtà locali per cercare la ‘shottata’ importante nei casinò dove è decisamente più Ev giocare e anche più emozionante”. 

D’Avanzo ci fa capire che c’è un grande tessuto di players che vuole emergere anche perché lui è da lì che proviene: “Assolutamente sì e per questo penso che dai club ci potrà essere una crescita di tanti ottimi giocatori che devono provare a misurarsi con field da 500-1000-3000 persone, se sei bravo emergi e puoi vincere tanto con investimenti limitati e poco superiori a quelli delle realtà territoriali. Io ho già raggiunto tre tavoli finali dal vivo in una ventina di tornei ufficiali giocati. IPO è stato un grande risultato e c’è anche il quarto posto al Wsopc Plotter 63mila euro di premio. Si possono raggiungere ottimi risultati”. 

Più mtt che cash game, il tuo main game finora, gioco online? “Sto un po’ trascurando queste modalità perché ho sempre meno pazienza. Di sicuro non mi perdo i domenicali ma il live mi dà molta più adrenalina perché dal vivo mi concentro meglio ed entro nel personaggio, come se stessi girando un film. È una lotta continua, devi bluffare, prendere le chips dagli stack degli altri, non fare errori e altre cose. È bellissimo”. Viene voglia di sedersi al tavolo sentendo il racconto di Armando. 
 

Sempre più mtt live quindi: “Se ci pensi solo con IPO ho vinto 300 bullet a 500 euro di buy in, non hai neanche il tempo materiale di fare tutti i tornei che potresti giocare a questo livello. Anche perché sono molto onesto intellettualmente e non faccio fatica ad ammettere che giocando cash game e spesso heads up, ho cercato tante volte la gamblata (questo non lo nasconde mai è vero, ce lo disse già tempo fa, Ndr) e ho giocato spesso fuori bankroll prendendo anche sonore batoste e perdendo anche molto”. 

E il futuro è anche in torneo di questo tipo, dove i field sono immensi e ci sono mille difficoltà, anche se Armando può giocare davvero di tutto: “Un risultato di cui sono davvero contento, un’emozione incredibile. Ho raggiunto anche un quarto posto in un high roller alle Wsop Europe, come dicevo prima, ma se è vero che il field è più selezionato, credo sia anche più facile arrivare come accade negli eventi high stakes. Invece su 3mila players ci sono lotte su lotte e mi stimolano molto di più questi field. Per questo il prossimo evento sarà l’Italian Poker Sport di febbraio che farà 1,8 milioni di prize pool dal milione garantito, e sarà un altro torneo affascinante da scalare. Las Vegas ci sono i field per me dici? Lo so ma devo aspettare un paio d’anni e risolvere alcune cose prima di volare in Nevada. Per adesso scorrazzerò per l’Europa. Gioco anche tutte le varianti del poker, penso di essere bravo in quasi tutte ma non mi stimola giocare sempre con gli stessi che, ovviamente, hanno anche maggiori probabilità di vincere titoli e braccialetti”. Non fa una piega. 

Riparliamo un po’ di IPO San Marino, di alcuni colpi: “Quello con 10 e 5 è stato un errore ma credo di essere stato slowrollato e per come ho percepito l’azione dell’avversario so di averlo giocato bene seppur mi sia costato carissimo. Ero a 15 milioni a 5-6 posizioni dal tavolo finale e potevo anche evitare di impelagarmi - ammette serenamente Armando - io squeezo e sto ‘rubando’. Quando mi calla gli faccio una coppietta o AQ e altre combo che poi avrebbe foldato. Al flop ho pot controllato, avevo un ‘incastrino’. Quando lui fa check dietro il set non glielo faccio. Penso che abbia 99 1010 JJ e quando al turn cade il 4 mi si apre anche una bilaterale così faccio una bettata ed esco lungo per farlo foldare. Lui chiama. Quando cade K al river devo shovare, ormai devo farlo. E quando lui ci pensa qualche minuto secondo me slowrolla, come fai a non mettere 2 milioni su un pot così? Posso avere solo KK”. Ma D’Avanzo non si è mai arrabbiato per questo. 

Anzi, da lì, sceso a 1 milione e mezzo e da quel posto al sole che aveva ottenuto, ha iniziato a giocare a livelli altissimi: “Con un gioco tecnico e puntando molto sulla fold equity in alcuni spot credo di essere stato molto bravo. Appena perso il colpo con 10 e 5 ho passato 10 mani senza problemi e senza tiltare. Per questo poi quando aprivano io aggredivo ma solo su quegli stack che non si sarebbero mai giocati il torneo. Anche grazie a questo sono risalito per arrivare molto bene al tavolo finale”. 

Poi con coppia di 10 fa soldare set e colore mandando tutto al river su un Asso: “Un piatto da 8 milioni pazzesco su Simone Pascucci, player che conosco e che stimo molto. Poi ho rallentato e ho aspettato che uscissero scontrandosi tra di loro”. 
Pronti via subito l’eliminazione di Giudice: “Quel KK mio contro 99 credo sia stato un po’ al limite e Giovanni poteva evitarlo anche perché c’erano players molto meno dotati di lui probabilmente e anche più short. Che io avessi KK o 1010 sarebbe stata la stessa cosa e male che poteva andare sarebbe stato un coin flip. In ogni caso io preferisco sempre giocare il flop e ad un final table non giocarmi tutto pre. Per questo, forse, arrivo sempre top 4 se mi qualifico, non mi infogno su mani complesse, anche se può capitare e, come detto, gioco post flop per sfruttare le mie capacità”. 

Con Pobirci un colpo che poteva essere la fine, A10 vs 1010 con un 10 sul flop! “Al turn ho fatto check e anche lui non ha puntato. Quando esce 1,8 milioni e io faccio 4,8 se lui va sopra io passo. Qualcosa in più poteva togliermi ma quando cade quella carta che apre le scale sotto e sopra facciamo check. Fosse uscito un altro Asso, sì, avrei puntato e forse sarebbe stato più complicato ma anche comprensibile”. 

Soft play in heads up? “Erano quasi le 8 del mattino, avevamo diviso ancora e con Fabio (Coda, Ndr) c’era stato un rispetto meraviglioso per tutto il torneo che derivava dalla stima reciproca. E non ha senso scontrarsi sempre col più forte al tavolo, se ho Negreanu lo evito, no? Poi KQ vs 1010 forse non sarei andato rotto con 30bb e gli facevo comunque una coppietta ma alla fine è andata bene così. A 20 left sapevo che saremmo arrivati noi tre alla fase finale”. 
 

Torniamo all’attacco del pezzo: quanto meriterebbero altre ribalte queste imprese pokeristiche? “Magari riaprisse Pokeritalia24, Poker1Mania, io sono un autodidatta e sono cresciuto con quei giocatori che amavo vedere a tutte le ore. Grazie almeno per gli streaming e devo dire che nei circoli e negli eventi mi riconoscono tutti e ho un buon seguito ma se ci fosse la tv generalista potrei anche fare selfie per strada? Chissà? Mi piacerebbe che tornassero quegli anni”. A chi lo dici!

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