Caesars: attività online in crescita, l'azienda pensa alla quotazione in Borsa

"Se le dinamiche di mercato rimarranno le stesse e il business [digitale] continuerà a crescere come ha fatto finora, è probabile che prenderemo in considerazione tutte le strade in termini di come possiamo generare il massimo valore.”

Con queste sibilline parole il Ceo di Caesars Entertainment, Thomas Reeg, svela i prossimi piani dell'azienda: vagliare l'opportunità di trasformare Caesar Digital in una società quotata in Borsa per generare più valore mentre continua a crescere come fornitore di scommesse sportive online e iGaming, poker compreso.

I dati parlano chiaro: nel 2024 l'attività digitale di Caesars ha generato 1,1 miliardi di dollari di entrate nette, in crescita rispetto ai 973 milioni di dollari del 2023.

Un balzo riscontrato anche nell'Ebitda rettificato, pari a 117 milioni di dollari nel 2024 e a 38 milioni nell'anno precedente.

Per Caesars si profila una crescita continua per la sua attività digitale nel 2025, con la previsione di un Ebitda rettificato di 500 milioni di dollari a fine anno, grazie a una serie di miglioramenti operativi, “nella tecnologia, nella tenuta strutturale e nell'esperienza del cliente”, come sottolineato dal presidente di Caesars Digital, Eric Hession.

 

Il piano di “ottimizzazione” di Caesars quindi continua dopo la vendita del marchio World Series of Poker a Nsus Group per 500 milioni di dollari statunitensi, mantenendo il diritto di ospitare la serie di tornei live Wsop di punta nei suoi casinò di Las Vegas per i prossimi 20 anni e riceverà una licenza da Nsus per continuare a gestire la sua attività di poker online a soldi veri Wsop recentemente potenziata in Nevada, New Jersey, Michigan e Pennsylvania per il prossimo futuro.