Insomma, ci vorrebbe tanto? Noi lo auspichiamo da tempo. A questo punto per rispettare chi fa impresa in un settore borderline ma legiferato dallo Stato ormai 10 anni fa (e non regolamentato), un bando di gara con concessioni salatissime da 100mila euro ciascuna, in questa fase, sarebbe irreale e decisamente fuori mercato oltre che non sostenibile.
Ma il Governo continua a sparare
proposte "manifesto" con tanto di hashtag: i porti chiusi e le case chiuse da riaprire di
Matteo Salvini, ministro dell'Interno che su un tema fondamentale come quello del poker live e del riordino sul territorio, non prende posizione per non occupare il campo dei colleghi di maggioranza; i negozi chiusi la domenica e il Pil e il commercio che scendono e poi le battaglie dei Sì e dei No a seconda di come vanno i like sui social e i sondaggi delle piattaforme di partito.
In piena crisi di Governo sul caso Tav si decide di "non decidere" anche su Campione d'Italia: arriva incredibilmente il decreto salva-casinò contro ogni logica visto che a livello generale il gioco è visto come il demonio, ma poi il presidente Giuseppe Conte, non ratifica la nomina del commissario già deciso ma tenuto stranamente in panchina. E su Campione
arriva una grossa novità che la redazione sta verificando mentre scriviamo.
Nella battaglia del Sì e del No il poker live rimane nel limbo del boh. Un
"lim-boh" che produce zero per tutti e in cui tutti perdono. Ma qui la colpa è di tutti i politici e di tutto il settore che, in alcuni casi, aiuta i governanti di turno a "non decidere". Quando cambieranno le cose sarà sempre troppo tardi.