“Il ricordo credo che sia piuttosto positivo. Però è bene ricordare che parliamo di un periodo storico completamente diverso da quelli che conosciamo oggi. Praticamente non c’era concorrenza di nessun tipo mentre la situazione attuale è completamente diversa. Fare paragoni o pensare che si possa tornare a quei tempi e a quei risultati è probabilmente illusorio” ecco parte dell’intervista rilasciata dal segretario del Savt, Claudio Albertinelli.
La gestione pubblica ha avuto inizio il primo luglio del 1994 e, allo scopo di entrare nel tema della concorrenza, evidenzio alcuni risultati del trend nazionale. In primis il totale dei proventi netti, segue con le presenze e le quote di mercato perché non desidero fare una lunga e forse inutile esposizione di numeri che potrebbero confondere.
1995 Saint Vincent 124.135.126, 1.130.266, 37,78%;
1996 125.409.120, 1.053.280, 36,08%;
1997 129.209.393, 1.059.335, 35,43%
1995 Venezia 63.601.268, 603.864, 19.36%;
1996 70.532.257, 629.560 20,29%;
1997 72.455.495, 621.893 19.87%;
1995 Campione 77.738.308, 336.575 23,66%;
1996 85.916.772, 385.549 24.72%;
1997 94.966.087 408.232 26,04%;
1995 Sanremo 63.128.742 397.368 19,21%;
1996 65.687.226 375.924 18,90%;
1997 68.021.957 365.391 18,65%.
1993 Saint Vincent 108. 659.989 1.067.981 39,20%;
Venezia 50.190.483 486.376 18,11%;
Campione 71.319.560 389.891 25,73%:
Sanremo 46.990.877 359.846 16,95%.
2022 Saint Vincent 62.400.054 295.599 24,87%;
Venezia 104.435.225 625.735 41,63%;
Campione 40.503.682 208.334 16,15%;
Sanremo 43.523.010 174.973 17,35%.
Sicuramente il gioco online ha contribuito non poco a rafforzare la concorrenza ma, allo stesso tempo, non posso sottacere che la seconda sede del casinò di Venezia a Ca’ Noghera, ha consentito una sorta di ribaltamento nelle quote di mercato in campo nazionale.
Una concausa la si può individuare nella inversione per quanto alle presenze e non si potrebbe negare l’intuito, al proposito delle presenze per il posizionamento di Ca’ Noghera che ha egregiamente sostituito la sede del Lido e le recentissime iniziative in discussione in Comune.
Allo stesso modo non si può ignorare la differente politica produttiva maggiormente orientata dal mutamento della domanda e dall’incidenza dei costi, in specie quello per il personale, sui ricavi. Una visione orientata alla domanda rivolta, forse in modo più evidente, ai giochi nuovi o americani piuttosto che a quelli tradizionali con il conseguente calo della qualità e quanto ne consegue a conforto dei costi.
1995 Saint Vincent. Roulette 30.698.623, fair chemin 10.241.293;
Venezia 21.870.671 8.177.724;
Campione 24.699.407 6.876.177;
Sanremo 17.748.147 2.581.304 4.924.373.
2022 Saint Vincent 8.817.310 3.109.605;
Venezia 3.772.419 12.399.253 5.336.695;
Campione 909.342 3.971.074
Sanremo 2.417.399 2.133.134
Da notare che il casinò di Campione d’Italia ha riaperto, a fine gennaio 2022 dopo la chiusura nel luglio 2018.
Ritengo che le cifre esposte in precedenza possano giustificare, magari solo in parte, le mie personali osservazioni.
1995 Saint Vincent Black J. 2.407.095 poker 1.381.153 p. b. 1.724.545;
Venezia 3.211.385
Campione 2.407.095
Sanremo 1.836.749
2022 Saint Vincent Black J. 3.662.013 poker 2.974.552 p. b. 7.742.729;
Venezia 4.933.163 2.157.163 15.909.457
Campione 2.529.510 782.985 4.620.649
Sanremo 1.596.185 1.312.034 718.396
Si dovrebbe considerare che stiamo attraversando un periodo di insicurezza dal punto di vista economico e finanziario, neppure ci dobbiamo permettere di ignorare la concorrenza dei Paesi oltre confine che, da quanto si apprende, non tutti godono di buona salute.
Chiaramente non si può che attendere l’insediamento del nuovo governo regionale che, sulla base del momento storico in relazione al gioco fisico e ai casinò, in particolare quello di Saint Vincent, potrà completare l’esame della situazione anche alla luce degli studi specifici effettuati.
Personalmente da parecchio tempo ho condiviso e appoggiato l’idea della multifunzionalità e della ricerca della professionalità tramite un aggiornamento continuo mirato alla concreta possibilità di adeguare l’offerta alla domanda e, al momento, in vista di un ragionevole lasso di tempo a disposizione, credo che, unitamente al controllo del trend del mercato nazionale e non, si possa dedicare l’intervallo al mantenimento e al miglioramento della posizione e della considerazione professionale.
Andando fuori tema, e me ne scuso anticipatamente, approfitto dell’occasione per cui il più volte da me richiamato disciplinare contenente norme inerenti il rapporto tra mance ed introiti, stante la parte avversa nel ricorso al Tribunale amministrativo della Valle d’Aosta, la data ed la documentazione potrebbero essere a mani del Sindacato che era, insieme al altre organizzazioni sindacali e per quanto mi è dato ricordare, ricorrente.