Chi vince e chi perde. Questo il gioco della politica, portato a termine anche il 25 settembre, con il rinnovo del Parlamento. E mentre Giorgia Meloni studia da premier, mentre Enrico Letta si dimette da segretario del Pd, arriva la formazione definitiva che occuperà gli scranni di Camera e Senato. Una composizione rinnovata e più ristretta, vista la riduzione del numero dei parlamentari, ma che premia sostanzialmente i politici che nella passata legislatura si sono occupati con maggiore attenzione di Campione d'Italia e delle sue problematiche, chiusura e riapertura del Casinò in primis.
FRATELLI D'ITALIA - Certamente le urne hanno premiato Alessio Butti, di Fratelli d'Italia, eletto al Senato dopo che nella passata legislatura è stato combattivo deputato: "Oggi abbiamo scritto la storia.
Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che - in questi anni - ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato. A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia", scrive su Facebook.
LEGA - Anche il deputato Simone Billi, della Lega, è stato confermato, sempre a Montecitorio: "È stata una campagna elettorale breve ma molto intensa, che mi ha portato a girare numerosi paesi della mia Circoscrizione (esteri Ndr).
Ho quindi incontrato tanti di voi ed avuto il piacere di discutere problematiche e istanze locali e generali.
Adesso riprenderò a lavorare pancia a terra per realizzare il mio programma elettorale", assicura.
PARTITO DEMOCRATICO - In casa Pd, rieletto a Palazzo Madama il senatore varesino Alessandro Alfieri: "C’è una soddisfazione mia personale per il fatto di poter continuare il lavoro sul territorio. E lo farò con impegno e passione, soprattutto sui temi che riguardano la nostra provincia: impresa, lavoro, Malpensa, i rapporti con la Svizzera, le economie di confine e la questione dei lavoratori frontalieri che mi ha visto impegnato in prima linea e continuerò a farlo".
Stesso esito positivo per l'ex vice ministro dell'Economia Antonio Misiani (Pd), eletto in Senato: "Ci aspettano mesi complessi: faremo la nostra parte per difendere i diritti civili e sociali in Italia e iniziare, subito, a costruire una forte alternativa alle destre. Al lavoro", è la sua esortazione.
Rieletta alla Camera anche la deputata del Pd Chiara Braga: "Faccio fatica a comprendere chi a distanza di poche ore e di fronte a un risultato così pesante sente di avere già la soluzione in tasca. Io sento invece tutto il peso di questa sconfitta e il bisogno di guardare a fondo dentro di noi, dentro alla società che non riusciamo più a rappresentare e a convincere. E anche di pensare alla strada che abbiamo di fronte: a come costruire un’opposizione che sia conseguente alle cose che giustamente abbiamo detto in questa campagna elettorale; utile a costruire un’alternativa vera a una destra che non era imbattibile ma che, per tante cause e condizioni, ci ha pesantemente battuti", scrive sulla sua pagina Facebook, assicurando inoltre: "Cercherò di rappresentare in Parlamento il nostro territorio al meglio delle mie capacità e continuerò a battermi perché i temi ambientali e della lotta alla crisi climatica siano sempre più centrali nell’azione di Governo e prima ancora nell’identita del nostro Partito".
MOVIMENTO 5 STELLE - Finisce invece, almeno per ora, l'esperienza parlamentare del deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò, che tuttavia assicura: "Proseguirò le battaglie da semplice cittadino".