iGaming Next, il ministro Schembri esalta l’industria del gaming e promette tutela
Il ministro dell’Economia maltese, Silvio Schembri, interviene all’evento di Valletta evidenziando le virtù del comparto e spiegando i piani del governo per il futuro.
Scritto da Ac
Valletta, Malta – “Lo stato maltese sin dall’inizio, attraverso i vari governi, ha offerto un forte sostegno al consolidamento di questa industria che nel tempo è evoluta grazie alla sua forza globale che è apprezzata da milioni di giocatori in tutto il mondo e genera attività economiche degne di nota. Tuttavia, si tratta di un’industria che è sottoposta e governata da determinati standard e questo rappresenta una sfida perché dobbiamo confrontarci con un cambiamento dovuto ai forti progressi della tecnologia. Questo crea ulteriore complessità normativa, insieme ai mercati emergenti e all’evoluzione delle esigenze dei consumatori e, quindi, della domanda di gioco, anche in termini di attenzione dei consumatori e di risposta da parte delle imprese”.
Con queste parole, il ministro dell’Economia di Malta, Silvio Schembri, apre la seconda giornata di lavori di iGaming Next, in corso di svolgimento a Valletta, Malta.
“Ieri – prosegue il ministro - durante il primo gioco dell’evento abbiamo fatto un giro con il primo ministro Roberto Abela parlando con le imprese presenti e ciò che è emerso e ci è stato ricordato è quanto è stato importante il supporto fornito dal governo durante il periodo pandemico. A conferma dell’attenzione che questa amministrazione ha sempre rivolto all’industria e dell’interesse che ha per questo comparto: siamo infatti orgogliosi di essere la nazione scelta dall’alta industria del gaming. Malta è diventata la Silycon Valley dell’industria globale del gaming creando un quadro economico ideale per regolamentare”.
Il ministro fornisce anche alcuni dati per esaltare il ruolo dell’industria: “Oggi a Malta sono impiegate oltre 10mila persone nelle imprese di gaming: una cifra importante che raggiunge anche i 15mila impiegati considerando l’intero indotto. Ciò significa che il 5,4 percento dell’occupazione nell’isola è generato dal gaming. Questo comporta una grande responsabilità sulle nostre spalle ed è per questa ragione che intendiamo rimanere competitivi per garantire che le nostre politiche evolvano di pari passo con l’evoluzione tecnologica e industriale in modo da poter garantire al settore misure che permettano di poter operare correttamente”.
E aggiunge lanciando un messaggio forte e chiaro per il futuro: “Siamo determinati a mantenere un sistema legale statale che possa sostenere l’industria negli anni a venire ed è quello che faremo attraverso la nuova legge sul gioco, che ha due principali obiettivi: da un lato quello di garantire un sistema solido e sostenibile per il rilascio di licenze per i fornitori di giochi e servizi e dall’altro quello di garantire i consumatori e il loro benessere”.