Inizia con un Consiglio dei ministri, la prima settimana di lavoro dell’esecutivo dopo la pausa estiva, che sarà presto seguito da una riunione di maggioranza con i capigruppo per definire le linee guida della manovra. È dunque un rientro ad alti ritmi quello della presidente del Consiglio, dopo il ritorno dalla masseria di Ceglie Messapica, a conclusione delle sue vacanze in Puglia. Ma sarà anche – e soprattutto - un rientro all’insegna di temi “caldi”, che spaziano dalla legge di bilancio alle nuove regole in materia di gestione dei flussi migratori. Due dossier che chiamano direttamente in causa le relazioni dell’Italia con la Ue e dai quali dipendono quindi il futuro dell’Italia: con interesse diretta da parte dell’industria, compresa quella del gioco pubblico, che come noto attende di conoscere le date di attuazione della legge delega, ma anche (e, forse, prima ancora) le misure che potrebbero già essere adottate nella prossima Manovra, di fronte a un governo a caccia di risorse, il quale potrebbe pensare di (ri)attingere dai giochi, ma stavolta attraverso l’avvio o ritocco di qualche gara, più che con modifiche alle imposte, non essendoci più i margini per farlo, come siamo soliti ricordare. E come la politica, ormai, ha capito da tempo. Da molto prima di questa estate.
Dopo due settimane lontana da Roma, dunque, anche la premier si prepara a una rentrée particolarmente intensa, direttamente proiettata verso un autunno che, per sua stessa ammissione, non sarà affatto semplice. Anzi. Forse anche per questo ha deciso di ritoccare anche la sua squadra: promuovendo, per esempio, la sorella Arianna a capo della segreteria politica con la responsabilità delle adesioni a FdI, e affidando a Giovanbattista Fazzolari, già sottosegretario all’attuazione del programma, il compito di tenere allineata e coordinata la comunicazione fra gli uffici della stessa presidente del Consiglio, di Palazzo Chigi, del governo e del partito. Per provare a costruire “un’Italia che pensi di nuovo in grande”, come ha scritto la stessa presidente del Consiglio sui suoi canali social, pubblicando una sua foto in cui prende appunti su un blocchetto di post-it. Del resto, la premier dovrà misurarsi con due scelte particolarmente importanti e delicate, su cui la narrativa politica sarà fondamentale: a partire dalla legge di bilancio e dalla ratifica del Mes, senza dimenticare la modifica del Patto di stabilità. Per quanto riguarda la manovra, come scriviamo ormai da giorni, è partita una vera e propria caccia alla risorse: servono dai 25 ai 30 miliardi. I partiti del centrodestra premono per aumentare il deficit ma il ministero dell’Economia, con il responsabile Giancarlo Giorgetti, frena. E già dal primo vertice di Palazzo di questa settimana si inizia ad affrontare il tema. Ma il passaggio più importante sarà l’incontro tra la premier e i capigruppo di maggioranza, che si svolgerà il prossimo lunedì, 4 settembre. Finora i 6-7 miliardi disponibili offrono una coperta troppo corta e gli spazi cui si guarda per allargarla consentirebbero di arrivare a coprire solo metà dell’intera legge di bilancio. Una strada dunque in salita, che potrebbe essere resa più ardua da diverse variabili, dall’andamento dell’economia al negoziato in Europa sul nuovo Patto di stabilità, fino alle pressioni dei partiti per inserire le proprie misure bandiera. Una sfida non facile per il governo.
Per il gioco, come dicevamo, ci sarà da aspettare per quanto riguarda l’attuazione del gioco, ma la materia potrebbe comunque diventare un punto di discussione in vista della legge di Bilancio 2024 con il Governo che insieme ai tecnici starebbe già valutando alcune ipotesi. Come per esempio quella di anticipare il bando per il gioco online, un settore ben più redditizio, per le casse pubbliche, rispetto a quello che era al suo esordio nella Penisola. E che attraverso una revisione dei criteri di base potrebbe diventare ancora più rilevante. Tenendo anche conto che, in questo caso, non si tratterebbe neppure di una vera e proprio anticipazione visto che le attuali concessioni operano in proroga già da tempo, in attesa del riordino dell'intero settore del gioco. Come tutte le altre concessioni. Ma il “vantaggio” di queste gara, rispetto a quelle del gioco fisico, è che qui non serve coinvolgere i territori e, quindi, passare al vaglio (e alla gogna) della Conferenza Unificata.
L’estate è dunque finita (come il meteo ci conferma) e per il governo è sicuramente tempo di aprire il cantiere della manovra. Anche se, per ora, soltanto informalmente, visto che la legge di Bilancio 2024 non compare nell’ordine del giorno del primo Consiglio dei ministri. Anche se il suo spettro, come detto, aleggia sulla testa dell'intero esecutivo. Sì perché questo Cdm però dare ai partiti della maggioranza la prima occasione per un confronto sulle priorità (tante) e le risorse disponibili (poche), mettendoli di fronte alla realtà: bisognerà compiere delle scelte, rinunciando o ridimensionando gli interventi più corposi (come, ad esempio, l’anticipo della pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età di cui si parlava fino a ieri). Nonostante le richieste negli ultimi giorni si vadano moltiplicando, dunque, i ministri cominceranno a fare i conti, concretamente. Ed è qui che potrebbero tornare in auge i giochi.