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Elezioni Anact, Toniatti: 'Lavorare per nuovo statuto e migliorare fiscalità per l'allevamento'

23 novembre 2022 - 11:36

Roberto Toniatti, candidato alla guida dell'Anact con il Comitato allevatori uniti, chiude alla richiesta di confronto di Giuseppe Pietro Maisto e presenta le proprie proposte.

Scritto da Redazione

“Credo e penso che i confronti siano quasi sempre utili ma questa volta si corre il rischio di cadere nel ridicolo.
Ma di che confronto stiamo parlando?
Il dottor Maisto ha vinto le ultime elezioni e ha fatto il presidente per quattro mesi anche , o forse sopratutto, grazie ai voti del Triveneto, che l'ha sostenuto nonostante nessuno lo conoscesse.
Dopo esserci spesi nel convincere i nostri associati, solo pochi mesi dopo siamo stati costretti a dare le dimissioni come consiglieri per una mancanza totale di dialogo costruttivo.
Questa grave situazione non ci dava alcuna speranza o prospettiva di crescita e miglioramento della nostra amata ippica! Se nove consiglieri si sono dimessi un motivo forte e valido ci sarà pur stato”.

Lo scrive, in una lettera indirizzata ai soci, Roberto Toniatti, candidato alla guida dell'Anact - Associazione nazionale cavallo trottatore con il Comitato allevatori uniti, in risposta alla richiesta di confronto avanzata da Giuseppe Pietro Maisto, anche lui in lizza per la presidenza nelle elezioni in programma per il 3 dicembre.

“Ricordo, inoltre, un'affermazione di un consigliere, non dimessosi con noi nove, che con amarezza constatava che in quattro mesi di riunioni non ha mai sentito parlare di cavalli e di allevamento. Quindi evidentemente la situazione creatasi era pesante e grave per tutti!”, puntualizza Toniatti.
“Abbiamo tutti perso tempo e, purtroppo, ci siamo messi in una situazione di controllo stretto da parte del Ministero preoccupatissimo delle azioni legali strampalate (delle quali io non ero assolutamente d'accordo), di litigi pretestuosi e di non vederci lavorare come da statuto per l'allevamento italiano.
Da parte mia vorrei parlarvi delle mille cose da fare.
Prima tra tutte lo studio ed un nuovo statuto (che eviti così le cattive interpretazioni come da recente passato), il ripristino delle aste Anact come strumento e aiuto per le vendite dei soci, un nuovo sito che ci dia un'immagine nuova e più moderna con una nuova banca dati di riferimento, un'azione mirata per migliorare la fiscalità per l'allevamento inserendolo tra l'altro in tutti i piani Psr per l'agricoltura (sopratutto oggi con il rincaro di tutti costi di produzione).
Il nuovo Consiglio avrà una vita difficile e piena di difficoltà per gli ovvi motivi che ci circondano ma credo fortemente che l'azione più intensa e più importante del futuro consiglio sarà quella di riportare un clima di serenità, di armonia e collaborazione.
Forse solo così potremo salvarci e a continuare a fare il lavoro più bello del mondo”.

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