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Elezioni Basilicata 2024, il centrosinistra trova l'accordo su Domenico Lacerenza

14 marzo 2024 - 11:46

Si completa il quadro dei candidati alla carica di governatore della Basilicata: alle elezioni del 21 e 22 aprile sarà sfida fra Vito Bardi e Domenico Lacerenza. Il vincitore dovrà occuparsi anche dell'attuazione della legge sul gioco.

Scritto da Fm
© Element5 Digital / Unsplash

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Dopo la Sardegna e l'Abruzzo ora toccherà alla Basilicata rinnovare i vertici politici regionali.

L'appuntamento con le elezioni amministrative è in calendario il 21 e 22 aprile, e ora sono finalmente noti tutti i nomi dei candidati alla poltrona di governatore.

Se quello della coalizione di destra era certo ormai dalla fine di febbraio - sarà Vito Bardi, che fu eletto nel 2019 con il sostegno di cinque liste tra cui quelle di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – il centrosinistra nelle scorse ore ha trovato la convergenza sul nome di Domenico Lacerenza, di professione oculista.

"La formazione civica ‘Basilicata Casa Comune’, il Pd, il M5S, Alleanza Verdi Sinistra e +Europa hanno chiesto di comune accordo al dott. Domenico Lacerenza - profilo di alto spessore professionale, già Direttore del Dipartimento di chirurgia dell’ospedale regionale ‘San Carlo’ di Potenza - di offrire la sua disponibilità quale interprete di un solido progetto politico e sociale per imprimere una svolta nell’amministrazione della Regione Basilicata", si legge in una nota congiunta.

"L’agenda di governo regionale che propone questa coalizione, forte della candidatura di Lacerenza, prevede in primo luogo di offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani: una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per ciò che attiene la fruizione del diritto alla salute e il diritto alle cure".

Dalla coalizione arriva quindi un grazie ad Angelo Chiorazzo, che fino a pochi giorni fa era rimasto in campo difendendo la sua candidatura a governatore per il centrosinistra, come rappresentante di “Basilicata casa comune”,

Dal canto suo Chiorazzo dichiara, sempre a mezzo stampa: “Il lavoro condotto con la segretaria Elly Schlein e il presidente Giuseppe Conte è stato unito in modo virtuoso con il lavoro di semina condotto da Basilicata casa comune in questi mesi. L'individuazione di Domenico Lacerenza come candidato presidente del campo progressista corrisponde alla scelta di un profilo civico fortemente impegnato nel sociale, di un profondo conoscitore della sanità lucana e dei suoi problemi, di una persona che ha ritenuto di mettere da parte la sua vita professionale per dare un servizio a questa terra.Tutto ciò è in linea con quella nuova storia che avevamo auspicato, proposto, chiesto.
Ora ci attende un lavoro incessante per quello che dal principio è stato l'unico vero obiettivo del mio impegno diretto in politica: offrire alla Basilicata una classe dirigente nuova e competente, capace di mettere la parola fine alla peggior esperienza di governo della storia della Basilicata, quella di Vito Bardi. Mettiamoci all'opera per risolvere i tanti problemi dei lucani e andiamo, tutti insieme, a vincere”.

 

Fra i temi che il futuro governatore, che sia ancora Bardi oppure Lacerenza, dovrà affrontare c'è sicuramente la regolamentazione regionale del contrasto al gioco patologico.

L'Esecutivo guidato da Bardi infatti nel 2020 ha modificato la normativa varata nel 2014, stabilendo che  le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengano concesse nel caso di ubicazione in un raggio inferiore a 250 metri nei comuni con residenti fino a 20mila abitanti e a 350 metri nei comuni con residenti superiori a 20mila abitanti, misurati per la distanza pedonale più breve su suolo pubblico da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e socio-assistenziali, ospedali, luoghi di culto e oratori.

E prevedendo, tra l’altro (come da emendamento della consigliera leghista Gerardina Sileo, poi nominata assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità sul finire del 2023), l'approvazione di una regolamentazione, valida per tutta la regione, degli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco.

 

Modifiche che all'epoca sono state criticate dall'opposizione – la stessa che oggi sostiene Lacerenza - e anche da Anci Basilicata – in primis in merito al distanziometro differenziato - e sulle quali dopo qualche tempo si è espressa anche Sileo, rendendo noto, a fine 2022, che l’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico aveva approvato una proposta delle fasce orarie di interruzione del gioco da inviare alla Giunta, ritenendo corretto consentire l'accensione degli apparecchi nella fascia oraria dalle 10 alle 14 e quella dalle 17 alle 22.

A tal proposito, in un'audizione alla commissione Politica sociale del consiglio regionale della Basilicata con l'associazione Famiglie fuori gioco è poi emersa la mancata attuazione della legge per il contrasto al gioco, anche in materia di oscuramento delle vetrine delle sale, nonché di distanza dai luoghi sensibili.

 

Nodi che dovranno essere dipanati dalla futura maggioranza di governo della Basilicata.

 

 

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