Dovrebbe essere quindi la volta buona per il provvedimento, frutto dell'unificazione delle proposte presentate dai consiglieri Claudio Sinigaglia (Pd), Cristiano Corazzari (Liga Veneta - Lega Nord Padania), Stefano Valdegamberi (Futuro popolare), Stefano Peraro (Udc) e Antonino Pipitone (Idv), e che prende spunto dalle normative analoghe discusse o già in vigore in Piemonte e Lombardia.
A 300 METRI DA LUOGHI SENSIBILI - La legge, intitolata 'Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d'azzardo', vieta l’autorizzazione di nuove sale giochi e la nuova collocazione di apparecchi "in locali che si trovino entro il limite di 300 metri da istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, centri giovanili, impianti sportivi o altri istituti frequentati principalmente da giovani, mercati di quartiere, luoghi di culto, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario, sociosanitario o assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, sportelli bancomat e da altre sale da gioco". Ogni Comune può individuare "altri luoghi sensibili in cui è vietata l’autorizzazione di nuove sale giochi e la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d'azzardo, tenuto conto dell'impatto sul contesto e sulla sicurezza urbana, dei problemi connessi alla viabilità, all’inquinamento acustico e alla quiete pubblica ovvero una differente distanza rispetto a quella individuata dal medesimo articolo 4, definendo specifici criteri di riordino e sviluppo della dislocazione territoriale della rete di raccolta del gioco".
MARCHIO E SGRAVI 'NO SLOT' - Viene stituito il marchio regionale 'Slot Free–Veneto', rilasciato, a cura dei Comuni, ai titolari di sale da gioco e di esercizi commerciali che scelgono di non installare o di disinstallare dal proprio esercizio gli apparecchi, tutti 'schedati' in un pubblico elenco redatto dalle amministrazioni locali. Gli stessi enti vigilano sulla corretta esposizione di tale marchio, ordinandone la rimozione nel caso in cui sia verificata l’assenza o il venir meno dei presupposti o requisiti per i quali era stato rilasciato, e possono prevedere "forme premianti per gli esercizi che lo espongono e per i gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all'intrattenimento che scelgono di non installare o disinstallare nel proprio esercizio gli apparecchi" da gioco.
TAGLIO IRAP - Nel testo figurano anche azioni sull'aliquota Irap, che viene ridotta dello percento agli esercizi commerciali che, entro il 31 dicembre dell’anno precedente quello cui si riferisce l’agevolazione, provvedono a disinstallare gli apparecchi da gioco.
NUMERO VERDE E OSSERVATORIO - Il provvedimento impegna la Giunta regionale ad istituire, entro trenta giorni dall’entrata in vigore, "un numero verde regionale e uno specifico indirizzo di posta elettronica per l’accesso ai servizi di ascolto, assistenza e consulenza al fine di fornire i primi orientamenti di fronte all’insorgere di forme di dipendenza da gioco d’azzardo, i cui riferimenti sono affissi nelle sale giochi e nei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco d’azzardo". La Regione è inoltre chiamata a collaborare "con gli Osservatori istituiti nelle altre regioni e a livello nazionale, allo scopo di sviluppare e promuovere metodiche di intervento e prevenzione a tutela dei soggetti esposti a rischio di Gap; coinvolge l’Osservatorio regionale per le politiche sociali, settore dipendenze, nell’attivita di studio e monitoraggio sulle dipendenze da Gap".
NO PUBBLICITA' - Sono vietate qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco e di attrazione, la concessione di spazi pubblicitari istituzionali e l'attività di comunicazione istituzionale, per pubblicizzare i giochi che prevedono vincite di denaro. Sono inoltre previsti "accordi con gli enti del servizio del trasporto pubblico locale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione che vieti gli spazi pubblicitari relativi al gioco d’azzardo, e con gli operatori economici presenti sul territorio per favorire l'adozione di un codice di autoregolamentazione che vieti l'utilizzo di modalità riconducibili al gioco d'azzardo, come lotterie istantanee e gratta e vinci, nella promozione delle attività commerciali".
CORSI PER GESTORI - La Giunta, sentita la competente commissione consiliare, approva entro centoventi giorni dall’entrata in vigore della presente legge il piano triennale per la prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP), il quale contiene in particolare azioni di prevenzione, informazione e formazione volte prioritariamente "agli operatori sociali e sanitari delle aziende ULSS per il settore delle dipendenze; ai genitori, agli educatori e agli insegnanti che operano nelle istituzioni scolastiche e nei centri di aggregazione giovanile;
ai gestori di sale da gioco e di locali nei quali risultino istallati apparecchi per il gioco d’azzardo, anche attraverso le loro associazioni di categoria"