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Piemonte, operatori e Pd: 'Valutare modifica a legge Gap'

03 luglio 2018 - 12:57

Consiglieri Pd,  As.Tro e Sapar in audizione concordi sulla necessità di migliorare la legge sul Gap del Piemonte, entro l'estate costituita commissione ad hoc.

Scritto da Redazione
Piemonte, operatori e Pd: 'Valutare modifica a legge Gap'

Aprire un tavolo di confronto che permetta di rivedere la legge regionale sul Gap per tutelare il diritto alla salute dei giocatori senza però dimenticare il diritto al lavoro per un settore che oggi rischia di non riuscire a sopravvivere.

È quanto hanno chiesto durante un’audizione al Consiglio regionale del Piemonte i rappresentanti delle associazioni As.Tro e Sapar che rappresentano gli operatori del gioco lecito.

Gli auditi hanno sottolineato come la legge regionale 9/2016 che si proponeva di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico non ha ridimensionato di fatto il giocato, ma ha solo spostato i giocatori da un gioco all’altro, penalizzando in particolare le macchinette a moneta Awp con esiti assai negativi per un intero settore imprenditoriale e per l’indotto di bar e tabaccherie.

Secondo i dati di Assotrattenimento, confrontando la raccolta nel periodo primo settembre - 31 dicembre 2017 e dal primo gennaio 2018 al 30 aprile 2018, ovvero prima e dopo l’azzeramento della rete generalista delle newslot nei bar e nelle tabaccherie, si è verificata una flessione del 28,2 percento per le Awp compensato però dall’aumento di performance di altri prodotti di gioco quali gratta e vinci (+11,8 percento), Vlt (video lottery terminal) +8,94 percento, Bingo di sala +1,69 percento e Lotto e 10 lotto (+10,5 percento).
 
 
Durante l’incontro moderato dal presidente del Consiglio Nino Boeti e alla presenza dell’assessore alla Sanità Antonino Saitta e dell'assessora al lavoro Gianna Pentenero, è intervenuto il consigliere Andrea Tronzano (Fi) che ha proposto un sopralluogo nei luoghi di lavoro degli associati, suggerendo inoltre una verifica degli effetti della legge in questione da parte del Comitato per la qualità della normazione, partendo dai dati a disposizione dell’assessorato alla Sanità. La necessità di intervenire per inserire dei correttivi è stata riconosciuta dal consigliere Luca Cassiani (Pd) anche allo scopo di evitare l’affermazione di un proibizionismo che ha come effetto quello di favorire mafie ed illegalità.
 
Disponibilità per la valutazione di un’ipotesi migliorativa della legge è stata espressa anche da parte del capogruppo del Pd Domenico Ravetti, che ha pur sottolineato le difficoltà per il legislatore regionale, correlate alle posizioni contradditorie che sul tema emergono a livello di governo nazionale.
 
 
IL COMMENTO DI VALENZANO (SAPAR) - A raccontare gli esiti dell'audizione a Gioconews.it è Davide Maria Valenzano, rappresentante di Sapar Piemonte. "Abbiamo ottenuto l'istituzione di una commissione per valutare gli effetti della legge piemontese sul Gap, il presidente Boeti ha dato mandato di costituirla per valutare l'efficacia della normativa lasciando aperto uno spiraglio per venirci incontro nei prossimi mesi visto che non ha avuto gli effetti sperati di riduzione del gioco ma solo lo spostamento dei giocatori da alcuni giochi ad altri, dal gioco fisico e a quello online ed illegale, come si denota chiamente dall'esame dei dati sulle giocate fornite dai Monopoli di Stato. C'è stata un'importante collaborazione fra As.Tro e Sapar, una forte unità d'intenti, speriamo che questo sia il primo passo per migliorare il nostro futuro".
 
 
IL COMMENTO DI PUCCI (AS.TRO) - "Per la prima volta abbiamo notato un interesse rispetto a quelli che sono i primi dati relativi agli effetti prodotti dalla normativa del Piemonte". Così Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro, al termine dell'audizione formale con il Consiglio regionale del Piemonte. "Si è discusso sui dati e, stavolta, è stato sottolineato - rispetto ai dubbi che erano stati posti da qualcuno - che si tratta di dati ufficiali che hanno evidenziato chiaramente l'effetto 'distrattivo' della legge regionale. Speriamo che nella prossima 'legge omnibus' possa essere inserito qualche elemento che attenui questa forza distrattiva, capace di colpire solo un segmento della filiera. Laddove, invece, dovesse persisterne l’effetto, abbiamo chiesto misure che salvaguardino i nostri dipendenti, perché non va dimenticato che le aziende colpite dallo stop al gioco lecito sono costrette a licenziare. Alcuni consiglieri hanno manifestato l'intenzione di procedere ad ispezioni nei locali torinesi, per valutare da vicino ciò che sta accadendo: ovvero che le sale dedicate sono piene, i bar senza slot chiudono, l'illegalità prospera e le lotterie istantanee crescono esponenzialmente. Inoltre, hanno chiesto di poter accedere alle nostre aziende e questa sarà per noi l'occasione di mostrare cosa c’è dietro un’azienda di gestione, tra lavoratori assunti con contratti a tempo indeterminato e maestranze varie. Si parla tanto di piccole imprese e di made in Italy ed è proprio tutto ciò che queste norme stanno distruggendo. I consiglieri, infine, hanno chiesto lumi sui contratti di lavoro che noi utilizziamo: li abbiamo informati che si tratta di contratti stabili a tempo indeterminato (non sono stati mai utilizzati i voucher) perché, prima di questa ventata proibizionista, le aziende di gestione costituivano ancora quel tessuto imprenditoriale, radicato sul territorio, che dava un volto umano al gioco. E’ d’obbligo, infine, ringraziare tutti gli imprenditori del Piemonte che, senza cappelli associativi, stanno resistendo e presidiando il territorio, dimostrando che si può tutelare l’interesse generale di tutta la filiera, anche in un momento, come quello attuale, in cui aggressioni anomale da parte di alcuni concessionari stanno mettendo in discussione la sopravvivenza delle loro aziende". Oltre al presidente Pucci, per As.Tro erano presenti il presidente onorario Mario Negro ed i consiglieri Luciano Rossi e Fabio Segati.
 
 
 

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