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Milleproroghe, tante inammissibilità a emendamenti sul gioco

03 febbraio 2021 - 14:39

Molti emendamenti al Milleproroghe sul gioco non superano il vaglio dell'ammissibilità.

Scritto da Anna Maria Rengo
Milleproroghe, tante inammissibilità a emendamenti sul gioco

Sono numerosi, gli emendamenti al disegno di conversione in legge del decreto Milleproroghe in materia di gioco che non superano il vaglio di ammissibilità da parte della prima (Affari costituzionali) e quinta (Bilancio) commissione della Camera.

Le dichiarazioni di inammissibilità sono state annunciate oggi, mercoledì 3 febbraio, e c'è tempo fino alle ore 18,30 di oggi per presentare eventuali ricorsi. Nel decidere in tal senso, si è considerato che non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera; che sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti recanti proroghe di termini, anche riferiti a termini già scaduti al momento dell’entrata in vigore del decreto-legge, previsti da disposizioni di rango legislativo, anche laddove tali proposte emendative rechino norme volte a introdurre ulteriori disposizioni rispetto a quelle di proroga, purché connesse o consequenziali alle medesime disposizioni di proroga, nonché proposte emendative strettamente connesse e consequenziali a disposizioni, diverse da quelle recanti proroghe, previste nel testo del decreto–legge; e che sono inoltre da considerarsi ammissibili le proposte emendative inerenti agli specifici argomenti oggetto di disposizioni, diverse da quelle di proroga, contenute nel provvedimento.

LE PROPOSTE INAMMISSIBILI - In particolare, sono inammissibili l'emendamento di D'Attis (Forza Italia) che riconosce un credito d’imposta pari al 50 percento della spesa affrontata per le spese derivanti dalla sostituzione delle schede di gioco negli apparecchi da intrattenimento, e quello dello stesso deputato che dal 1° febbraio 2021 al 31 dicembre 2022 riduce l’aliquota del prelievo erariale unico sugli apparecchi da gioco (newslot). Inammissibile pure all'emendamento del forzista all'emendamento che detta disposizioni per la chiusura del contenzioso con i concessionari di scommesse ippiche e sportive. Restando in casa Forza Italia, inammissibile la proposta di modifica di Paolo Russo che rimodula la tassazione sulle scommesse ippiche e sportive.

No anche agli emendamenti di Topo (Pd), il primo che consente esclusivamente tramite presentazione di un valido documento di riconoscimento l'accesso alle aree destinate al gioco con vincite in denaro interne alle sale bingo, nonché alle aree o sale in cui sono installati i videoterminali e nei punti di vendita in cui si esercita come attività principale quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi; e il secondo che prevede che a decorrere dall’1 gennaio 2021 e fino alla data di assegnazione delle nuove concessioni si rimodula il prelievo erariale ed il compenso per il controllore centralizzato del gioco del Bingo.

Quanto alla lotteria degli scontrini, inammissibile pure l'emendamento di Vitiello (Italia Viva) che modifica i criteri per l’emanazione del provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, attuativo della “lotteria degli scontrini”. 

L'ITER - Sono invece considerati ammissibili altri emendamenti sul gioco, e in particolare quelli sulle proroghe delle concessioni. C'è tuttavia da sapere se figureranno tra quelli segnalati per l'effettivo esame e, naturalmente, se saranno approvati.

 

Di particolare interesse, l'emendamento Topo che proroga il termine di scadenza previsto per le concessioni in materia di gioco pubblico, di trentasei mesi a far data dalla scadenza delle singole concessioni e a far data dal 1 gennaio 2021 per quelle già in proroga.

Ammissibile anche l'emendamento Mulè (Fi) che proroga al 31 dicembre 2022 ed al 1 gennaio 2023 l'incremento del prelievo erariale sugli apparecchi da gioco, e quello, simile, del deputato di Italia Viva Del Barba.

Ancora, ammissibile l'emendamento D'Attis sui ristori per i concessionari di scommesse su eventi ippici, sportivi e non sportivi e su eventi simulati, come quello, sempre a sua firma, con il quale si prevede che il termine di scadenza previsto per le concessioni in materia di gioco pubblico gestite dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, sia fisiche che a distanza, sia in proroga che in vigenza, sia prorogato a titolo oneroso di trentasei mesi a far data dalla scadenza delle singole concessioni e a far data dal 1° gennaio 2021 per quelle già in proroga.
Un suo altro emendamento analogo, anch'esso ammissibile, proroga a data non successiva al 31 dicembre 2022 i termini di indizione delle gare delle concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi e un altro, ancora, prevede che con provvedimento Adm, tenuto conto dei giorni di effettiva operatività nel corso del periodo emergenziale dei negozi e punti di gioco sportivi ed ippici oggetto delle riferite concessioni, siano rideterminate le somme effettivamente dovute a titolo di canone di concessione per il primo semestre dell’anno 2020 e per il primo semestre dell’anno 2021.
Ammissibile pure la proposta di modifica con la quale si riconosce alle attività relative alla gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone, di sale giochi e biliardi e di fabbricazione di giochi un contributo calcolato applicando una percentuale del 100 per cento alla differenza di fatturato fatto registrare nell’anno 2020 rispetto a quello fatto registrare nell’anno 2019.

Infine, resta in campo l'emendamento di Del Barba che prevede la sospensione, fino al 31 dicembre 2021, in capo ai soggetti iscritti nell’elenco dei proprietari o concessionari degli apparecchi slot o Vlt, dell'obbligo di prestare le garanzie relative all’obbligo di riversamento dell’importo residuo della raccolta.

 

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