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Emilia Romagna, Facci ritira emendamenti sul gioco: 'Serve riforma condivisa'

29 ottobre 2019 - 10:03

Il consigliere dell'Emilia Romagna Michele Facci ritira emendamenti sul gioco a provvedimento omnibus, Sapar annuncia manifestazione entro novembre.

Scritto da Fm
Emilia Romagna, Facci ritira emendamenti sul gioco: 'Serve riforma condivisa'

Cosa serve davvero al comparto del gioco dell'Emilia Romagna per arginare gli effetti della legge regionale che dal 1° gennaio 2020 sarà applicata anche ai corner di scommesse?

Condivisione di intenti, in primis. E accordo, anche con la politica.

Per questo motivo, il consigliere Michele Facci (Movimento sovranista), ha deciso di ritirare i due emendamenti su distanziometro e ticket redemption presentati al progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante “Misure urgenti per la definizione di interventi da avviare nell’esercizio finanziario 2019” previsti all'esame dell'Aula oggi martedì 29 ottobre.

 

"L'intento - anticipa Facci a Gioconews.it – è quello di arrivare ad una modifica della legge maggiormente concordata con la Giunta".
 
Da qui, appunto, il dietrofront.
Resta solo da capire "quando" potrebbe arrivare questa modifica.
Difficile che arrivi in questa consiliatura, visto che l'ultima finestra utile dovrebbe essere quella del 19 novembre, in virtù della data delle elezioni fissata per il 26 gennaio 2020, ma la speranza continua ad esserci, almeno per una proroga dell'entrata in vigore della normativa.
 
A commentare la decisione di Facci è Domenico Distante, presidente dell'associazione Sapar.
"Credo sia giunto il momento di organizzare una grande manifestazione, che riunisca tutti i dipendenti delle aziende del settore e tutte le associazioni di categoria, probabilmente entro il mese di novembre. È una risposta necessaria, dopo il moltiplicarsi di notizie di chiusura delle sale gioco (in applicazione della legge regionale, Ndr), a cui seguono i commenti soddisfatti di tanti amministratori comunali. Contenti che le aziende chiudano e che mandino via i propri dipendenti. Non capisco come mai. Perché si preoccupano per gli altri settori mentre per il nostro settore no, visto che si tratta di gioco legale e di Stato? Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo constatare che spesso i politici parlano a vanvera senza sapere come stanno davvero le cose, e per di più non accettano il confronto".
 
 

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