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Soppressione Aams, Schiavolin (Cogetech): “Passaggio verso nuova fase per settore dei giochi”

19 giugno 2012 - 16:00

Lamentarsi per la soppressione dell'Aams? Non ho mai visto nessun arbitro fischiare un rigore e cambiare la sua decisione dopo le proteste dei giocatori. Inutile lamentarsi. Mi pare, invece, che quanto accaduto possa essere letto in modo simbolico come il passaggio verso una nuova fase per il settore dei giochi”. I sindacati dichiarano lo stato di agitazione del personale contro la soppressione di Aams Cgil-Fp: “Soppressione Aams frena il contrasto all'evasione fiscale, scelta incomprensibile” Soppressione Aams: Flp Finanze chiede confronto al governo e convoca un presidio UilPa Finanze: “Lotta a evasione e recupero efficienza non si fanno smontando le amministrazioni”

Scritto da Redazione

Questa l’opinione espressa dall’amministratore delegato di Cogetech, Fabio Schiavolin, in merito al provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri che accorpa i Monopoli di Stato all’Agenzia delle Dogane. “La prima fase è stata quella della legalizzazione del gioco, della sconfitta del gioco illegale e della crescita imprenditoriale del comparto. Oggi la situazione è diversa. In un mercato che comincia ad avere tassi di crescita modesti la nuova sfida diventa quella di coniugare crescita con responsabilità sociale, aiutare un settore ad essere competitivo anche all'estero e pensare alle nostre imprese come un patrimonio del Paese e non solo per la loro capacità di generare entrate per le casse pubbliche ma anche per la creazione di occupazione, lo sviluppo di know how e di presenza ‘fisica’ sul territorio . Per questo non sono interessato alla ‘scatola’, ma al suo contenuto posto, ovviamente, che l’attenzione per un settore industriale che genera più di 10 miliardi di gettito per lo stato, rimanga adeguata. E allora - conclude Schiavolin - perché non pensare che il nuovo vicedirettore dell'Agenzia delle Dogane, da cui dipenderà il nostro comparto, possa essere un manager? Magari un professionista capace di sintetizzare il ruolo di regolatore con quello di stimolo ad uno sviluppo organico e sostenibile del nostro settore. Potrebbe essere un gioco vincente per tutti: per i consumatori, per lo Stato e per il settore industriale del gioco regolamentato italiano".

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