L'onda lunga del "modello Liguria" arriva anche in Abruzzo. Mentre i Comuni - vedi Teramo, ma non solo - hanno cominciato a inviare lettere agli esercenti per ricordare loro la scadenza delle autorizzazioni vigenti fissata al 21 novembre 2018 dalla legge regionale sul gioco del 2013, la Regione fa un colpo di mano e proroga l'attuazione della stessa di due anni.
La "scoperta" si fa scorrendo il Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e il testo delle "Modifiche alla legge regionale 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni".
All'articolo 4 infatti sono state inserite le "Modifiche all’articolo 3 della l.r. 40/2013" relativa alle "Disposizioni per la prevenzione delle diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco": così, le parole "cinque anni" sono sostituite dalle seguenti: "sette anni", e "il termine di sette anni di cui al comma 3 si applica anche alle autorizzazioni rilasciate successivamente alla data del 21 novembre 2013".
Tale legge decorre dal 25 agosto 2018, ma ovviamente i Comuni abruzzesi non ne sapevano nulla.
Sullo sfondo, ovviamente, c'è la Liguria, che ha prorogato la sua legge del 2012 a data da destinarsi, per aspettare le decisioni del Governo in materia di giochi dopo l'intesa in Conferenza Unificata Stato Regioni ed enti locali del settembre 2017. Decisioni arrivate in parte, come si sa, con il decreto Dignità e che dovrebbero completarsi, con norme su licenze e distribuzione territoriale delle slot,
nella prossima legge di Bilancio come
annunciato proprio ieri dal vice premier Luigi Di Maio.