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Un anno di videogame: licenziamenti, acquisizioni e cause milionarie

30 dicembre 2023 - 09:34

Dall'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft al rialzo degli abbonamenti per le console, dalla cancellazione dell’E3 al ‘caso’ Google-Fortnite.

Scritto da Daniele Duso
Fonte foto: Unsplash

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Si chiude un altro anno importante per il mercato videoludico che, come abbiamo visto qualche giorno fa riportando dati di Newzoo si appresta a segnare un nuovo un nuovo record (184 miliardi di dollari di fatturato, con un +0,6 percento sul 2022).

Ma al di là di questi numeri il 2023 è stato un anno importante per tutta una serie di ragioni che, come sa bene chi ha seguito nel dettaglio gli ultimi mesi, potrebbero cambiare i connotati dell’industria videoludica che abbiamo visto sinora.

Seguendo il recente report realizzato da Newzoo una sintesi di questo anno in chiave videoludica non può esulare dagli sviluppi dell’industria dal punti di vista del lavoro. Il mercato cresce, ma negli ultimi dodici mesi sono state molte le società produttrici di videogiochi, società dalle dimensioni più disparate, che hanno dovuto rivedere al ribasso il proprio organico. Ne risulta che, durante l’anno, molti posti di lavoro nel settore sono andati persi (si parla di numeri tra i 6.500 e i 9.000). Tagli che hanno riguardato anche la scena degli esports.

Altra cosa che ci lascia in eredità questo 2023 è che sempre più editori di titoli per dispositivi mobili stanno guardando anche ai mercati di Pc e console (Supercell, ad esempio, lo sta già facendo con Clash of Clans e Clash Royale) per diversificare i loro ricavi mentre il mobile affronta sfide crescenti, in particolare legate ai cambiamenti (economici) di Unity, il cui motore rappresenta una quota significativa di giochi (il 70 percento dei giochi per dispositivi mobili, secondo la stessa Unity) nell'enorme mercato dei giochi da 184,0 miliardi di dollari.

A maggio 2023, durante lo showcase Playstation, si è registrata l'incursione di Sony nei giochi live-service, ossia di quei giochi che, a differenza da quelli tradizionali, vengono continuamente aggiornati e, sin dalla pubblicazione, non presentano una vera e propria struttura con un inizio e una fine. L’azienda nipponica ha mostrato diversi giochi in lavorazione, spiegando che questi saranno al centro della sua strategia nel 2024, e oltre.

Nel corso dell’anno si è registrato anche un aumento degli abbonamenti di Xbox Game Pass e PlayStation Plus, che evidentemente si stanno allontanando dalla fase di crescita spostandosi verso la fidelizzazione degli utenti.

Durante la Game developers conference 2023 (tenutasi a San Francisco dal 20 al 24 marzo) la più grande rivelazione è stata Unreal Editor per Fortnite, che fa fare un significativo balzo in avanti alla modalità creativa del gioco di Epic Games. La notizia, di fatto, ha sancito il riconoscimento della grande importanza dei contenuti generati dagli utenti (User generated content, che non si scoprono cercamente ora), che sembrano essere la risposta del settore alla massiccia (e crescente) domanda di contenuti aggiuntivi nei giochi live service. 

All'inizio del 2022 si era diffusa la notizia che Microsoft aveva intenzione di acquisire Activision Blizzard. Quasi due anni, e dopo molte battaglie legali, l'accordo si è chiuso il 13 ottobre 2023 sulla base di 69 miliardi di dollari

Ancora Fortnite protagonista verso la fine dell'anno, con Epic Games che ha presentato Lego Fortnite, un altro passo verso l'affermazione di Fortnite come piattaforma (o metaverso, se si preferisce).

Il 2023 porta con sé anche il definitivo addio all’E3 di Los Angeles. A conclusione di un altro anno tumultuoso l'Esa, Entertainment software association, organizzatore dell’evento, ha annunciato che l'evento è stato cancellato per sempre.

Chiudiamo con una delle storie più importanti dell'anno, arrivata effettivamente quasi in chiusura di questi dodici mesi: l'11 dicembre una giuria di San Francisco ha stabilito che il Google Play Store operava come un monopolio e che la società aveva adottato un comportamento anticoncorrenziale, dando così ragione all’istanza presentata da Fortnite. Una storia, questa, che impone una battuta d’arresto al colosso di Mountain View, anche se la battaglia legale non è certo conclusa e potrebbe avere nuovi sviluppi nell’anno che ci accingiamo a cominciare.

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